“Vasari e Lucca, Vasari a Lucca”. Una conferenza a cura di Chiara Franceschini
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Giovedì 27 giugno, ore 17. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Proprio nel giorno dell’anniversario dei 450 anni dalla morte, avvenuta il 27 giugno 1574, il Museo nazionale di Villa Guinigi rende omaggio a Giorgio Vasari con la conferenza “Vasari e Lucca, Vasari a Lucca” a cura della storica dell’arte Chiara Franceschini, giovedì 27 giugno alle 17. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Celebre pittore, architetto, critico e storiografo, Vasari fu un artista caleidoscopico e instancabile che visse e operò in un momento estremamente complesso e delicato, non solo da un punto di vista culturale ma soprattutto politico. Se da un lato, infatti, con la Riforma e il Sacco di Roma (1527) era iniziata la profonda e drammatica crisi del valori rinascimentali, anche la situazione sociale toscana era altrettanto complicata: a seguito della presa del potere e dell’inizio dei conflitti che portarono alla nascita del Granducato di Toscana, Cosimo I de’ Medici volle consolidare la propria posizione e la propria figura attraverso una raffinatissima propaganda culturale che attuò proprio grazie all’azione costante e al coordinamento di Giorgio Vasari.
A Lucca Vasari dedicò un’attenzione particolare, descrivendo nelle Vite in termini entusiastici lo straordinario monumento funebre a Ilaria del Carretto scolpito da Jacopo della Quercia su volere di Paolo Guinigi e dipingendo tra il 1543 e il 1544 la grande tavola con due laterali dell’Altare della Concezione per la cappella di Biagio Mei nella chiesa di San Pier Cigoli (Santa Maria del Carmine) a Lucca, distrutta negli anni Trenta del Novecento per far spazio al mercato cittadino.
In relazione a questa importante opera lucchese dell’artista aretino – la cui genesi, fattura e iconografia saranno ricostruite nel corso della conferenza –si dipanano molte e diverse storie che intrecciano vicende e contesti articolati su diversi piani temporali e geografici che travalicano le mura cittadine: dal Cinquecento all’Ottocento e da Firenze al Perù.
Chiara Franceschini insegna Storia dell’arte moderna alla Scuola IMT Alti Studi di Lucca come professoressa ordinaria. Dopo gli studi alla Scuola Normale di Pisa, ha lavorato presso il Warburg Institute di Londra ed è stata docente di Studi medievali e rinascimentali presso l’University College di Londra, prima di ricoprire il ruolo di Professore Universitario di Storia dell’arte moderna all’Università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera.
Si occupa di arte rinascimentale e moderna nell’Europa mediterranea e in particolare di pittura fiorentina e romana del Quattrocento e del Cinquecento, di storia moderna e del ruolo dell’arte, dell’architettura e degli oggetti nella società attraverso il tempo e lo spazio, di storiografia e teoria dell’arte. Tra le sue pubblicazioni: Storia del limbo (Feltrinelli 2017), Chapels of the Cinquecento and Seicento in Early Modern Rome (con S. F. Ostrow e P. Tosini, Officina Libraria 2020) e Sacred Images and Normativity (Brepols 2021).
Museo nazionale di Villa Guinigi
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