#GEP2024 “Vita da Marchese” un reading Adele Scudieri e Sergio Amato
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Sabato 28 e domenica 29 settembre, dalle ore 10.30. Ingresso libero
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 nel Giardino di Villa il Ventaglio sabato 28 e domenica 29 , a partire dalle 10:30, si svolgerà il reading “Vita da Marchese”, condotto da Adele Scudieri e Sergio Amato, con accompagnamento musicale di Chiara Remorini al violoncello e Ilaria Palloni al flauto traverso. Il reading sarà preceduto da una passeggiata guidata da Lorenzo Sbaraglio.
Progettato e realizzato da Giuseppe Poggi a metà dell’Ottocento, il parco anticipa nel modello compositivo del giardino romantico all’inglese le soluzioni poi adottate per il Viale dei Colli. Il viale che attraversa il parco e risale dolcemente la collina delle Forbici è nuovamente percorribile per l’intero tratto di circa un chilometro. Lungo il percorso si possono ammirare le innumerevoli specie botaniche tra i disegni geometrici delle siepi potate: l’antico glicine sotto il muro perimetrale della villa, le rose antiche, vecchi e giovani esemplari di gelsi, il monumentale cedro del libano e il grande tasso sugli ultimi tornanti nei pressi della villa, il cotogno giapponese e la spirea che decorano il laghetto in mezzo al grande prato del giardino.
In origine si trovava in questo luogo, già nel Quattrocento, un edificio che offriva l’opportunità di una sosta ai pellegrini che da Porta a Pinti si recavano a San Domenico di Fiesole. Il complesso appartenne prima ai Brancacci, poi ai Salvetti, che lo trasformarono in “casa da signore e lavoratore”, tenendolo fino ai primi del Seicento. Successivamente la proprietà passò ai Bardi e agli Usimbardi, e quindi a numerose altre famiglie sino alla vendita nel 1824 al conte milanese Giuseppe Archinto. Egli incaricò l’architetto Giuseppe Poggi di ristrutturare ed ampliare la proprietà. Venne realizzata la Villa in stile neoclassico, con scuderie, accessibili da via delle Forbici. Con la collaborazione del giardiniere e botanico Attilio Pucci, il podere a gelsi e olivi fu trasformato nell’attuale parco romantico: i lavori di movimento di terra durarono fino al 1856; successivamente furono piantati gli alberi (tigli, olmi, ippocastani, bagolari) creando scorci e prospettive che sfruttano il contrasto tra le grandi masse arboree e le ampie superfici a prato. Un elemento caratterizzante è il laghetto romantico, con isoletta e ponticello, nel pratone di ingresso. Dopo l’acquisizione allo Stato nel 1967, tutti i lavori di restauro che sono stati realizzati nel corso degli anni hanno conservato integralmente i valori paesaggistici e ambientali del parco storico.
Parco di Villa Il Ventaglio