Direzione regionale Musei nazionali Toscana

I Concerti al Cenacolo dell’Homme Armé. “Suonar le labbra”. Canzoni del Rinascimento tra dubbi, fantasie, monologhi e dialoghi. Musiche di M. Casulana, A. Striggio, L. Marenzio, G. Gabrieli e altri


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Domenica 17 novembre 2024, ore 17.30. Ingresso 10/5 euro. Prenotazione consigliata

Il Cenacolo di Andrea del Sarto è anche quest’anno tra i protagonisti della nuova edizione della più longeva rassegna di musica antica della Toscana dell’Homme Armé, incentrata sempre sul repertorio antico che spazia dal cuore del Rinascimento musicale al primo Barocco, fino ad un programma sui tratti “eterni” della canzone tra Rinascimento e XX secolo.

Domenica 17 novembre alle 18.30  l’Homme Armé Consort presenta Canzoni del Rinascimento tra dubbi, fantasie, monologhi e dialoghi Musiche di M. Casulana, A. Striggio, L. Marenzio, G. Gabrieli e altri eseguite da Elena Mascii, Katharina Montevecchi, soprani; Giulia Beatini, Elisabetta Vuocolo, alti; Luca Mantovani, Lorenzo Renosi, tenori; Rolando Moro, Lorenzo Tosi, bassi per la direzione di  Fabio Lombardo

Un programma dedicato al madrigale di fine Cinquecento, con i suoi temi amorosi, travagliati, felici, perplessi, che danno vita a musiche malinconiche, gaie, o addirittura trionfali. Il programma vedrà impegnati i giovani musicisti di una nuova formazione de L’Homme Armé, particolarmente impegnati con musiche espressivamente sfaccettate.

“Non v’è vanità alcuna che non sia stata coltivata nella musica leggera [ossia profana] dei giorni nostri, ma il genere migliore di questa musica è detto ‘madrigale’, parola di un’etimologia a me ignota. L’uso corrente dimostra però che si tratta di un tipo di musica fatta su canzoni e sonetti come quelli del Petrarca e di molti altri poeti dei nostri tempi che in tal genere di poesia eccellono. Per quanto concerne poi la musica del madrigale, esso è, dopo il mottetto, il genere più artificioso, e per gli uomini di fine intendimento il più dilettevole. Così, se vorrete comporre in questo genere di musica dovrete essere posseduto da un umore amoroso e dovrete andar variando come fa il vento, talvolta bizzarri e capricciosi, talaltra abbattuti e depressi, talvolta gravi e posati, talaltra effeminati” (Thomas Morley, Semplice e facile introduzione alla musica pratica, 1597, traduzione di L.Bianconi)

Tra il 1520 e il 1620, con una produzione quantificabile nell’ordine di alcune decine di migliaia di brani pubblicati, il madrigale ha contribuito in modo predominante (parallelamente allo sviluppo delle prassi strumentali) ad un grande cambiamento musicale, “perché il ‘materiale’ musicale ha assunto caratteristiche più moderne, più articolate, più sofisticate” dando vita a elementi ritmici, effetti declamatori, giri melodici nuovi. Ma cambiando il linguaggio musicale cambiava anche il linguaggio poetico: dal modello petrarchesco si passava progressivamente a composizioni poetiche più artificiose come quelle del Tasso e del Guarini.

Ma non va dimenticato che “la musica del madrigale non è fatta per essere ascoltata, bensì per essere cantata”. La pratica del madrigale all’interno delle corti o dei palazzi costituiva una sorta di gioco di società in cui ognuno cantava la sua parte e tutti insieme scoprivano come poteva suonare l’intero brano. Come spiegare l’enorme produzione e diffusione di questo genere musicale nell’arco di un secolo se non con il fatto che questa musica ha svolto anche una funzione identitaria? Queste musiche venivano cantate o ascoltate in ambiti ristretti, e definivano il rango di quelle persone del patriziato o della borghesia, in grado di cantare o ascoltare musiche così raffinate, create su poesie spesso altrettanto artificiose.

I madrigali in programma, tutti composti nella seconda metà del Cinquecento, affrontano diversi tipi di tematiche poetiche: l’abbandono degli amanti, l’amore corrisposto, il dialogo amoroso, la scena pastorale, e i temi verranno via via presentati agli ascoltatori in forma di concerto dialogante, cercando di tener conto della distanza storico-sociale.

Biglietti € 10 Ridotto per persone sotto i 30 anni € 5 E’ consigliata la prenotazione Info e prenotazioni https://hommearme.it/concerti-al-cenacolo/i-concerti-al-cenacolo-concerto-suonar-le-labbra-2/#formbook

Il programma:

Suonar le labbra. Dialoghi e monologhi d’amore (in musica)

A.Striggio Non rumor di tamburi a 6

A.Striggio Intesi, venni e vidi a 5

Sessa d’Aranda Pensoso più d’un ora a capo basso a 4

L.Marenzio Di nettare amoroso a 6

M.Casulana Ben venga il pastor mio a 4

P.Philips Ditemi o Diva mia a 8

M.Casulana Morir non può il mio cuore a 4

L.Marenzio Vezzosi augelli a 4

Filli mia bella a 6

O tu che fra le selve ascosa vivi a 8 in eco

L.Marenzio Cantiam la bella Clori a 8

G.Gabrieli Dormiva dolcemente a 8

R.Giovannelli Donne, la pura luce a 8


Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi