Apertura straordinaria serale e visite tematiche “Dall’esplorazione all’arte. Viaggio alla scoperta della collezione medicea di nature morte”
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Sabato 11 ottobre 2025. Visite guidate alle 20 e alle 21:30 comprese nel biglietto d'ingresso. Prenotazione consigliata
Duecento dipinti tra natura, arte e scienza raccontano quattro generazioni di collezionismo granducale, sabato 11 ottobre due visite guidate serali alle 20 e alle 21.30 saranno interamente dedicate al Museo della Natura Morta con approfondimenti storico-artistici a cura di Laura Brugnettini e Giulia Danzi.
Le opere esposte in sedici sale tematiche, raccontano quattro generazioni di collezionismo della famiglia Medici, da Cosimo II fino ad Anna Maria Luisa de’ Medici, ricostruendo il ruolo della pittura di natura morta nell’arredo delle ville granducali, concepite come luoghi di svago e di caccia.
Tra gli artisti rappresentati figurano maestri delle scuole fiamminga, olandese e italiana, come Jan Brueghel il Vecchio (detto dei Velluti), Otto Marseus van Schrieck, Mario dei Fiori, Margherita Caffi e Giovanna Garzoni.

Fulcro della raccolta sono le opere del pittore fiorentino Bartolomeo Bimbi, al quale sono dedicate due intere sale. Celebri i suoi “Campionari” di frutta e agrumi, dipinti commissionati per la Villa della Topaia che coniugano bellezza artistica e rigore scientifico. Queste tele rappresentano infatti un’importante testimonianza documentaria delle varietà ortofrutticole coltivate nei giardini medicei, contribuendo alla storia della botanica. In particolare, le rappresentazioni degli agrumi stabiliscono un legame diretto con il Giardino della Villa di Castello, sede della più ampia collezione al mondo di agrumi in vaso, dove si conserva anche il raro Mugherino del Granduca, o gelsomino di Goa, immortalato in una delle opere esposte.
Accanto all’interesse naturalistico, la collezione riflette anche la curiosità medicea per il mondo delle anomalie naturali, in linea con la tradizione delle naturalia et mirabilia. Bimbi fu incaricato di rappresentare anche soggetti teratologici, come la “Vitella con due teste” e l’“Agnello con due teste”, documentati già negli anni Venti del Settecento e originariamente destinati alla Villa dell’Ambrogiana.
La visita rappresenta un’occasione unica per riscoprire un patrimonio poco noto ma di straordinario valore storico, artistico e scientifico, che testimonia la raffinatezza e la modernità della cultura medicea.
Per info e prenotazioni: 055 877012
Villa medicea di Poggio a Caiano e Museo della Natura Morta
Direzione regionale Musei nazionali Toscana