Direzione regionale musei della Toscana

Apertura straordinaria del giardino e visite guidate


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Date di apertura

Inizio evento
Fine evento

Sabato 13 aprile 2024, ore 9.00, 9.45, 10.30, 11.15 e 12.00. Comprese nel biglietto di ingresso

Il giardino del museo regala ogni anno lo spettacolo di numerose fioriture che colorano le aiuole dello straordinario angolo verde nel cuore di Firenze.
Sabato 13 aprile 2024 il giardino sarà straordinariamente aperto al pubblico con visite guidate alle 9.00, 9.45, 10.30, 11.15  e 12.00 comprese nel biglietto di ingresso. Prenotazione obbligatoria tel. 055 2357715 dal lunedì al giovedì dalle 8:30 alle 15:30 o claudia.noferi@cultura.gov.it. In caso di maltempo l’evento sarà annullato.

L’inaspettato angolo di verde tra Piazza Santissima Annunziata e via della Pergola è un giardino storico, che nel 1852 ospitò la prima Mostra dei fiori.  Ancora oggi attira l’attenzione dei passanti per la presenza di moltissime specie di fiori, piante, erbe aromatiche, antichi agrumi, papiri e con la straordinaria fioritura delle sue magnolie, delle azalee, degli iris e delle rose. Il grande e pluricentenario albero di tasso domina questa festa di colori dalla sua posizione centrale.

La denominazione di “Giardino ameno” risale al Seicento quando il Palazzo della Crocetta era la residenza di Maria Maddalena de’ Medici ed era praticamente invisibile dall’esterno, circondato da alte mura e coltivato a vite e agrumi secondo una consolidata tradizione familiare.

Con la creazione del Museo Archeologico, il giardino fu destinato ad accogliere parte delle collezioni, musealizzate all’aria aperta. Lungo i vialetti e sotto le arcate del Corridoio Mediceo furono sistemate le sculture in marmo provenienti dalla Galleria degli Uffizi e quelle recuperate da numerose collezioni private fiorentine, oggi rimosse per motivi di conservazione.

Contestualmente alla nascita del Museo Topografico dell’Etruria, inaugurato nel 1897, nel giardino furono ricostruiti, in parte con materiale originale, alcuni significativi esempi di architettura funeraria etrusca, con lo scopo di contestualizzare i materiali esposti nelle sale.
Nel giardino  si possono ammirare le più antiche sepolture etrusche, dalle tombe a pozzetto del periodo villanoviano, ai grandi tumuli orientalizzanti, alle tombe a dado del periodo arcaico, fino alla straordinaria riproduzione della Tomba Inghirami di Volterra, scoperta nel 1861, che ancora conserva  le  urne nella posizione originale, documentando i costumi funerari di una famiglia etrusca di Volterra per più generazioni, dalla fine del IV al II secolo a.C..


Firenze – Museo archeologico nazionale