Apre oggi al pubblico la mostra “Vasari. Il teatro delle Virtù” con la Chimera di Arezzo tra gli oltre cento capolavori esposti.
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Da giovedì 31 ottobre 2024.
Taglio del nastro e apertura al pubblico da oggi per la mostra più attesa ad Arezzo “Vasari. Il teatro delle Virtù” curata da Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni, la grande iniziativa internazionale dedicata a Vasari in occasione dei 450 anni dalla morte che riunisce oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni estere – MET – Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre – e italiane – Galleria degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco, oltre che da collezioni private.
La mostra pone l’accento sull’utilizzo delle allegorie, ovvero di quel patrimonio di invenzioni sacre e profane che sostanziano l’opera del Vasari e che egli utilizzò in particolare per illustrare la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte. A rappresentare il potenziale evocativo dell’allegoria, ospite attesissima è la Chimera, straordinario bronzo etrusco identitario del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, rinvenuto nel 1553 durante i lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de’ Medici intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali.
“La presenza della Chimera di Arezzo è il principale contributo che la Direzione regionale musei nazionali Toscana ha dato a questa mostra – ha dichiarato il direttore Stefano Casciu. – In questo momento il Museo archeologico di Firenze è interessato da lavori di ristrutturazione che permetteranno di preparare il ritorno della Chimera in un contesto museale ancora più efficace. All’interno di questa mostra, nella quale i capolavori del Vasari sono così ingegnosamente collegati secondo un progetto curatoriale estremamente raffinato, incentrato sul tema delle Virtù, le qualità della Chimera sono particolarmente esaltate dall’uso della luce. Ulteriori opere arrivano da altri musei aretini della Direzione regionale, dal Museo di Casa Vasari e dal Museo nazionale d’arte medievale e moderna, a completare il contributo corale alla mostra che la Direzione ha dato in Arezzo anche con le esposizioni collaterali dedicate al Vasari nei due musei citati e nel Museo archeologico Gaio Cilnio Mecenate, in uno sforzo collettivo per celebrare una figura così importante per la storia di Arezzo e della storia dell’arte italiana e mondiale.”
Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 nella Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio – esempio straordinario di barocco aretino – la mostra “Vasari. Il teatro delle Virtù”, sarà l’apice del programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, col patrocinio del Ministero della Cultura e in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e Gallerie degli Uffizi, a cura dal comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi. (info e ticket: www.vasari450.it).
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea ed ex Chiesa di Sant’Ignazio