Due incontri dedicati a Giuseppe Giusti: il restauro della statua di Monsummano e “Dante, Giusti, Collodi (per non rammentare Pinocchio)” a cura di Giampiero Giampieri

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11 e 12 aprile 2025, ore 16. Ingresso libero
Il Museo nazionale di Casa Giusti prosegue il ciclo di incontri e approfondimenti sul poeta risorgimentale con due appuntamenti dedicati al restauro del monumento in marmo che svetta in Piazza Giusti a Monsummano e alle relazioni, eredità e contaminazioni letterarie tra il Giusti, Dante e Collodi.
Venerdì 11 aprile alle 16 i dettagli del restauro della statua di Giuseppe Giusti, simbolo di Monsummano sua città natale, dopo i saluti istituzionali di Monica Marraccini – Assessore alla cultura del Comune di Monsummano, saranno illustrati dai funzionari tecnici della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato che hanno seguito e curato i lavori: l’architetta Esther Latini Angeletti, la restauratrice Irene Biadaioli e la storica dell’arte Graziella Cirri
La statua opera dello scultore fiorentino Cesare Fantacchiotti realizzata su incarico di Ferdinando Martini nel 1875, fu inaugurata nel luglio 1879.
Dallo scorso anno grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza il monumento è stato restaurato per la prima volta e il magnifico blocco unico di marmo di Carrara è tornato nella piazza a dare le spalle alla Basilica rispettando il desiderio espresso del poeta “e se vorrete farmi un monumento, mettetemi di schiena al sacramento”. L’intervento di restauro è durato due mesi e oltre alla ripulitura ha riconsolidato e ricomposto fragilità e corrosioni.
Sabato 12 aprile 2025 alle 16:00 Giampiero Giampieri prosegue nell’omaggio a Giuseppe nell’incontro: “Dante, Giusti, Collodi (per non rammentare Pinocchio)” che illustra eredità, consonanze e connessioni letterarie tra i grandi autori. Ingresso libero
Giuseppe Giusti lesse e rilesse per tutta la vita la Divina Commedia “La mia passione (forse pazzia) è Dante. Dalla ganza, l’ora del desinare la sento suonare; sopra lui divento sordo.” ed è noto quanto nei suoi versi si possano rintracciare echi, risonanze e influenze del dettato dantesco, espliciti anche nella corrispondenza con i letterati del tempo e che trovano sintesi fulminante nel sonetto “A Dante”
Allor che ti cacciò la Parte Nera
Coll’inganno d’un Papa e d’un Francese,
Per giunta al duro esiglio, il tuo Paese
Ti diè d’anima ladra e barattiera. […]
Altri dialoghi letterari propone l’opera di Carlo Collodi e l’ascendente che Giuseppe Giusti esercitò sul creatore di Pinocchio. “Purtroppo a noi Toscani piace rimpicciolire ogni cosa – sottolinea Giampiero Giampieri – Così come a noi Italiani piace dimenticare. Ma non è arrivata l’ora, proprio nell’attuale periodo storico di burattinai alla Mangiafoco, di tentar di capire? Giusti e Collodi, suoi lettori, sono stati due precursori. E ci spingono ancora oggi verso una precisa presa di coscienza: uscire dal “Gran Teatro dei Burattini” e trasformarci in adulti più sinceri. Da marionette a esseri umani! Non solo per noi Toscani “Pinocchio”, testo allegorico, è la Bibbia del vero, segreto viaggio che guida al “divenire.”
Giampiero Giampieri è nato a Monsummano Terme nel 1947, proprio in Piazza Giusti. Si è laureato in Lettere all’Università degli Sudi di Firenze e per tutta la vita è stato insegnante di materie letterarie in scuole della provincia di Pistoia. Ha amato la poesia e si è interessato alla storia locale; ha scritto libri e saggi su: Torquato Tasso, Francesco Berni, Giuseppe Giusti, Carlo Collodi, il poeta monsummanese Paolo Francesco Carli, l’antico castello di Monsummano Alto e ha ha tenuto numerose conferenze su argomenti di letteratura e di storia della Valdinievole.
Museo nazionale di Casa Giusti