Risonanze. Festival Toscano di Musica Antica. Visita guidata e concerto di Dulcedo Ardens “Ala guerra ala guerra”
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Venerdì 5 luglio 2024, ore 19:00. Prevendite in corso
In occasione del Festival Toscano di Musica Antica, il Museo nazionale di San Matteo, vero tesoro di arte e storia situato nell’antico monastero benedettino di San Matteo in Soarta, offre ai visitatori l’opportunità di esplorare la preziosa collezione con capolavori di Giunta Pisano, Masaccio, Simone Martini, Donatello e altri maestri, con una visita guidata in programma venerdì 5 luglio alle 17.30, seguita alle 19 dallo straordinario concerto di Dulcedo Ardens in “Ala guerra ala guerra”, un viaggio alla scoperta delle misteriose forme musicali del XV e XVI secolo, in collaborazione con il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Cherubini di Firenze. Martha Rook alla voce e Tommaso Tarsi al liuto, tiorba e chitarra barocca ci conducono alla scoperta di una delle forme profane più in uso tra Quattrocento e Cinquecento: la Fro+ttola.
Info Festival Toscano di Musica Antica. Posto unico intero: 10 € Prevendite in corso dulcedo-ardens-ala-guerra-ala-guerra
Vi sono tre musici raffigurati nel frontespizio della raccolta “Frottole intabulate da sonare organi”, pubblicata da Andrea Antico a Roma nel 1517: un suonatore di cembalo, una cantante e un liutista. Un’iconografia estremamente comune, se non fosse per un macroscopico dettaglio: il liutista è una scimmia.
Il primate, storicamente allegoria della malizia, astuzia e calunnia, è da intendersi come un pungente scherno nei confronti del rivale di Antico, Ottaviano Petrucci, anch’egli stampatore musicale di ambito però Veneziano. Sebbene Petrucci godesse dell’esclusiva sui diritti di stampa per musica a tastiera, mai sfruttata, aveva legato il suo nome al liuto con la sua produzione di frottole intavolate per lo strumento. Nel 1516 Petrucci perse i suoi privilegi di stampa sulla musica a tastiera e questa fu l’occasione per Antico di pubblicare il sopracitato “Frottole intabulate…”, nonché la prima stampa italiana di arrangiamenti di frottole intavolate per strumenti a tasto. Consapevole del vantaggio su Petrucci, Antico decise di beffarsene ritraendolo in veste di scimmia, volendo così ridicolizzare le scelte editoriali del rivale.
Nonostante l’atteggiamento di scherno e superiorità dimostrata nel curioso frontespizio, Antico in realtà attinse a piene mani dal lavoro di Petrucci, ’copiandolo’ in forma e contenuti, includendo nei propri libri numerose delle ’hits’ già pubblicate da Petrucci, e pubblicando anch’egli, a sua volta, intavolare di frottole per voce e liuto.
Programma musicale.
A la fama si va per varie scale, Bartolomeo Tromboncino (1470 – 1535)
“Tenori e contrabassi intabulati”, Petrucci, 1509
Ricercare, Marco dall’Aquila (c. 1480 – after 1538)
Che debbo io far, Bartolomeo Tromboncino
“Frottole libro 7”, Petrucci, 1507 – “Canzoni nove”, Antico, 1510
Come ch’el bianco cigno, Marchetto Cara (c. 1465 – 1530)
“Tenori e contrabassi intabulati”, Petrucci, 1509
Ricercare secondo, Francesco Spinacino (XV – c. 1507)
El grillo, Josquin des Prez (c. 1450 – 1521)
“Frottole libro 3”, Petrucci, 1505
Fantasia, Simone Molinaro (c. 1570 – 1636)
Ognun fuga amore, Antonio Caprioli (c. 1425 – c. 1475)
“Frottole libro 4”, Petrucci 1505 – “Canzoni nove”, Antico, 1510
Si Fays Viey, Francesco Spinacino
A la guerra a la guerra, Bartolomeo Tromboncino
“Frottole libro 1”, Petrucci, 1504
Museo nazionale di San Matteo