Il museo di Casa Vasari di Arezzo tra i protagonisti della nuova puntata di “Paesi che vai” su Rai 2
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Domenica 28 aprile 2024, ore 14 su Rai 2 e in replica su Raiplay
“Paesi che vai… luoghi, detti, comuni…”, lo storico programma di Rai 2, ideato, scritto e condotto da Livio Leonardi, in onda ogni domenica pomeriggio dalle 14.00 alle 15.00, arriva ad Arezzo sulle tracce di Giorgio Vasari e fa inevitabilmente tappa al Museo di Casa Vasari, la sua residenza acquistata nel 1541 “[…] Iniziai col comprare una casa ad Arezzo nel sobborgo di S.Vito, dove si respira l’aria più buona di questa città […]”.
Sulle tracce di questo poliedrico artista Paesi che Vai racconterà il suo lascito straordinario in città, ma ripercorrerà anche la vita di questo grande protagonista del ‘500, che ha raccolto il favori di papi e granduchi e intessuto amicizie e sodalizi con i più grandi artisti del Rinascimento.
Giorgio Vasari (1511 – 1574), fu sempre molto legato alla sua città natale, come testimoniano le importanti e numerose opere dislocate su tutto il territorio aretino.
Nonostante vi soggiornasse solo per brevi periodi, il suo pensiero si rivolgeva spesso alla casa aretina, considerata un rifugio dove ritemprarsi al suo ritorno dai numerosi impegni.
Vasari realizzò personalmente le decorazioni delle sale del piano nobile, che testimoniano l’intenzione di avviare un preciso programma iconografico di celebrazione del ruolo dell’artista, utilizzando riferimenti mitologici, biblici e allegorici riproposti sia nei dipinti su tavola che decorano i soffitti a cassettoni, che sulle volte e sulle decorazioni parietali della casa.
Le opere esposte nella quadreria allestita agli inizi degli anni ‘50 del XX secolo provengono in gran parte dalle collezioni delle Gallerie Fiorentine, una rassegna di dipinti cinquecenteschi riferibile in particolare ai “pittori dello studiolo”, ovvero quegli artisti che intorno al 1570 collaborarono insieme a Vasari alla decorazione dello Studiolo di Francesco I de’ Medici in Palazzo Vecchio. Tra questi si annoverano Alessandro Allori, Perin del Vaga, Giovanni Stradano, Santi di Tito ed altri di ambito aretino e fiorentino.
Museo di Casa Vasari