Komorebi – Visite al Giardino della Villa medicea di Castello, a cura di Marco Mozzo e Giulia Coco
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Sabato 13 ottobre 2024, ore 11 e 12. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.
Per la seconda edizione di Komorebi* sabato 13 ottobre alle 11 e alle 12 sono in programma due visite al Giardino della Villa medicea di Castello, a cura di Giulia Coco e Marco Mozzo.
Ingresso gratuito, posti limitati, prenotazione obbligatoria qui
Il Giardino di Castello è considerato il primo giardino all’italiana voluto da Cosimo I de’ Medici. La visita metterà in risalto l’evoluzione storica del giardino mediceo con le sue fontane e le statue rinascimentali, a partire dal progetto cinquecentesco del Tribolo fino alle trasformazioni lorenesi e sabaude. Oltre allo straordinario disegno architettonico e botanico simbolico, sarà possibile ammirare la più grande collezione di agrumi fra tutti i possedimenti medicei. I frutti rari, mostruosi e “bizzarri” di limoni, cedri e aranci, avevano già nel XVI secolo non solo una funzione ornamentale, ma anche alimentare e medicinale. Ancora oggi le seicento piante, secolari e recenti, tutte di grande importanza storico-botanica, discendenti dalle antiche varietà medicee, si possono considerare una delle più importanti collezioni di agrumi in vaso d’Europa, comprendente esemplari che hanno più di trecento anni di vita, oltre alla pianta di agrume in vaso più grande del mondo, del peso di oltre quattro tonnellate. Le piante sono coltivate in vasi di terracotta, molti dei quali settecenteschi e di grandi dimensioni – fino a due metri di diametro – ornati da fregi e stemmi granducali.
La seconda edizione della rassegna Komorebi, parola giapponese che indica la luce del sole filtra fra le foglie degli alberi, presenta nella Villa medicea La Petraia, al Giardino della Villa medicea di Castello, alle Piagge, al Parc – Performing Arts Research Centre, nella residenza per anziani Il Giglio e al Combo Social Club un ciclo di azioni performative in luoghi inconsueti dove favorire la relazione con il patrimonio culturale, il territorio e le comunità che lo abitano. Attraverso laboratori e azioni performative animate da una nuovissima generazione di artisti di discipline diverse il progetto vuol dar corpo a pratiche di innovazione sociale e partecipazione culturale rivolta a tutte le categorie di cittadini. Le azioni performative sono concepite come aperte ad uno sviluppo illuminato dai partecipanti in stretta relazione con gli artisti creatori, formatori ed educatori. L’azione performativa filtra così fra le pareti del quotidiano, illuminando lo spazio di nuovi sensi.
Giardino della Villa medicea di Castello