Presentazione del progetto “L’Archivio Digitale dell’Eredità Bardini” anche in diretta streaming.
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Aula magna dell'Università degli Studi di Firenze. Sabato 5 ottobre, dalle ore 15:30. Ingresso libero.
All’interno dell’articolato programma degli eventi “Fuori Biennale” della XXXIII Biennale Internazionale dell’Antiquariato, sabato 5 ottobre alle 15:30, nell’aula magna delle sede di via Laura dell’Università degli Studi di Firenze, verrà presentato il progetto “L’Archivio Digitale dell’Eredità Bardini”.
Dopo i saluti istituzionali di Sonia Chiodo, docente dell’Università degli Studi di Firenze, di Stefano Casciu, Direttore regionale dei Musei nazionali della Toscana e di Donata Levi, docente dell’Università degli Studi di Udine e presidente della Fondazione Memofonte, moderati da Cristiano Giometti, docente dell’Università degli Studi di Firenze, Giulia Coco, della Galleria dell’Accademia di Firenze, e Marco Mozzo, direttore del Museo e Galleria Mozzi Bardini illustreranno in dettaglio l’Archivio storico, mentre Martina Visentin, dell’Università degli Studi di Udine, e Roberto Viale, della Fondazione Memofonte, l’archivio digitale dell’eredità Bardini.
Alle 16:30 seguirà una tavola rotonda, moderata da Carlo Francini, alla quale parteciperanno Christian Fuhrmesiter (Zentralinstitut für Kunstgeschichte – Munich), Davide Gasparotto (J. P. Getty Museum) e Marco Riccòmini (già Head of Department degli Old Masters per Christie’s).
Nella banca dati dell’Archivio Bardini costante aggiornamento è possibile leggere gli originali delle lettere che testimoniano gli innumerevoli contatti e gli scambi culturali e i documenti di affari con alcune delle maggiori personalità del suo tempo, come Wilhelm Bode, Bernard Berenson, Isabella Stewart Gardner (ancora oggi alle pareti dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston si vede il “blu Bardini”, la tonalità che la ricchissima collezionista statunitense vide a Firenze nelle sale dello showroom di Bardini), dei coniugi Edouard André e Nélie Jacquemart, di Elia Volpi, dei principi Romanov e dei principi Demidoff. Una funzionalità di ricerca semplice e una avanzata permettono di interrogare la piattaforma mediante l’utilizzo di alcuni campi a vocabolario: datazione della lettera, nome del mittente e del destinatario, tipologia di opera descritta, artisti e città nominate, musei, aste ed esposizioni citate. I risultati ottenuti (ordinabili per data, mittente e destinatario) restituiscono allo studioso e agli appassionati una breve scheda di sintesi del contenuto della lettera e l’immagine in alta risoluzione del documento che può essere così letto e consultato da remoto. Il lavoro di schedatura e digitalizzazione è stato reso possibile grazie ai fondi della Fondazione Memofonte (Finanziamenti Istituti culturali Art. 1, l. 534/96) e nasce dalla collaborazione di più Istituti: il Museo e Galleria Mozzi Bardini della Direzione regionale Musei nazionali della Toscana (MiC), la Fondazione Memofonte, il Laboratorio LIDA del Dipartimento di studi umanistici dell’Università degli Studi di Udine e la Scuola di Specializzazione in beni storico artistici del Dipartimento di Storia, Archeologia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze.
È possibile seguire l’incontro anche in diretta streaming al link: https://meet.google.com/noh-kqug-ibm
Museo e Galleria Mozzi Bardini