Direzione regionale Musei nazionali Toscana

“Un restauro per Adina”. Presentazione del restauro del Tabernacolo di Bartolomeo di Giovanni


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Martedì 18 febbraio 2025, ore 16.00. Ingresso libero fino a esaurimento posti

Sarà di nuovo esposto al pubblico nella Sala del Camino del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo il Tabernacolo con il Cristo crocifisso, santa Maria Maddalena, sant’Antonio da Padova, e un santo armato (Michele o Giorgio) appena restaurato, attribuito al pittore fiorentino Bartolomeo di Giovanni per la parte pittorica e alla bottega di Leonardo Del Tasso per la parte scultorea, opera datata alla prima metà degli anni Novanta del Quattrocento.

Martedì 18 febbraio 2025, alle 16.00, nella Sala delle Muse, Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana, Luisa Berretti, Direttrice del MNAMM, Rossella Cavigli, restauratrice responsabile del Laboratorio di Restauro del MNAMM e Nicoletta Pons, Storica dell’arte, specialista del periodo e di Bartolomeo di Giovanni, presenteranno i dettagli del restauro realizzato tramite Art Bonus grazie al generoso contributo dei mecenati. Seguirà un ricordo da parte dei colleghi, familiari e amici di Adina Persano che hanno indetto la raccolta fondi e l’apposizione della targa commemorativa accanto all’opera, e una visita con i restauratori. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Bartolomeo di Giovanni è noto per aver collaborato con i più grandi artisti del suo tempo come Domenico Ghirlandaio e Sandro Botticelli alla realizzazione di importanti pale da altare e decorazioni profane di ambito perlopiù fiorentino. Il tabernacolo dipinto raffigura al centro Cristo Crocifisso (in legno ed eseguito da uno scultore vicino ai Del Tasso) con Santa Maria Maddalena scarmigliata e piangente inginocchiata accanto alla croce, e negli sportelli mobili, a sinistra Sant’Antonio da Padova, riconoscibile dal saio francescano, la fiamma simbolo dell’amore divino e il libro, e a destra un santo armato, riconosciuto sino ad oggi come San Giorgio, in armatura di gusto oltralpino, con la spada in mano, mentre calpesta il drago, ma anche con il globo, simbolo di regalità e potere, che sovente si associa a San Michele.

Il tabernacolo prima del restauro appariva in uno stato di conservazione mediocre, princi-palmente perché la sua leggibilità risultava compromessa da strati di vernici alterate che non ne permettevano una piena godibilità, offuscato dalla patina del tempo, dalla sporcizia superficiale e dalle pesanti ridipinture che ne avevano alterato l’aspetto originario.

L’intervento è stato progettato e diretto dal Luisa Berretti, con le funzionarie restauratrici Rossella Cavigli per la parte pittorica e scultorea, e Giulia Basilissi per la parte metallica, ed eseguito dai restauratori Ida Bigoni e Simone Di Virgilio, rispettivamente per la policromia su legno e per la croce metallica.

L’opera, su cui sono state condotte ricerche storico-artistiche e indagini scientifiche in collaborazione con SCITEC-CNR, INO-CNR, Centro SMAART e Università degli Studi di Perugia, è stata oggetto di operazioni di consolidamento, pulitura, integrazione della materia pittorica e della doratura e di pulitura e rimontaggio della croce.

L’iniziativa è stata finanziata dalla raccolta fondi indetta per onorare la memoria di Adina Persano, stimata guida turistica molto apprezzata nella città di Arezzo e presidente dell’Associazione Nazionale Guide turistiche, scomparsa nel 2023. La raccolta fondi è avvenuta tramite Art Bonus, lo strumento che dal 2014 incentiva lo strumento di sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale pubblico nazionale e che, anche in questo caso, ha garantito una virtuosa collaborazione tra la Direzione regionale Musei nazionali della Toscana e i generosi benefattori, finalizzata alla tutela e alla valorizzazione di un’opera particolarmente significativa per tipologia e qualità estetiche.


Museo nazionale d’arte medievale e moderna