Direzione regionale Musei nazionali Toscana

Aperture straordinarie serali. Giornata degli Etruschi e visita guidata alle collezioni


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Date di apertura

Inizio evento
Fine evento

Domenica 28 luglio, ore 8.30-24, 4 agosto ore 8.30-20, martedì 27 agosto 2024, ore 8.30 - 24 Visita guidata ore 17.30 inclusa nel biglietto d'ingresso.

Il museo sarà aperto straordinariamente anche la sera il 28 luglio dalle 16 alle 24, il 4 agosto dalle 16 alle 20 e martedì 27 agosto con orario continuato  dalle 9.00 alle 24  con una visita guidata gratuita alle 17:30  compresa nel biglietto d’ingresso, alla  collezioni del museo,  in occasione della Giornata degli Etruschi e nell’ambito del piano di valorizzazione della Direzione regionale Musei nazionali Toscana.
Il 27 agosto di ogni anno, per iniziativa del Consiglio regionale della Toscana,  si celebra la Giornata degli Etruschi, per ricordare il conferimento del titolo di Granduca della Toscana al Duca di Firenze Cosimo I, avvenuto il 27 agosto 1569 con una bolla papale di Pio V. Quel titolo, nuovo e insolito in quegli anni, poneva Cosimo I e i suoi successori ad un livello di prestigio che nessun altro principe italiano avrebbe potuto vantare, estendendo ufficialmente il loro governo dalla città di Firenze al territorio che fu degli Etruschi. Tale avvenimento ha di fatto prefigurato l’attuale configurazione della Regione Toscana.
La visita guidata si soffermerà sui numerosi reperti esposti nel museo, principalmente riconducibili alla civiltà etrusca, dai vasi cinerari villanoviani, tra i quali il cd. “Coperchio dell’abbraccio” che rappresenta una straordinaria scena di abbraccio tra due figure in terracotta, ai caratteristici canopi (VII-VI a.C.), vasi a forma antropomorfa destinati ad accogliere le ceneri del defunto, tra i quali spicca il Canopo di Dolciano. Ricchissima l’esposizione di reperti scultorei con cippi, urne, le statue femminili di piangenti e la Sfinge in pietra fetida, che oggi è uno dei simboli del museo, e la ricostruzione del monumento funerario di Poggio Gaiella. Si potranno ammirare ancora il celebre Cinerario Paolozzi (dal nome del collezionista) che reca sul coperchio la rappresentazione a tutto tondo della defunta circondata da figurine di piangenti e minacciose teste di grifo (620 a.C. ca.), vasi attici a figure nere e rosse, tra questi ultimi quello con la rara raffigurazione di Telemaco e Penelope.
Il legame con il territorio è indicato dall’esposizione di ricchi corredi tombali e dalla sezione dedicata alle  tombe dipinte del Leone, della Scimmia e del Colle Casuccini (V secolo a.C.), mentre l’età ellenistica (IV-I secolo a.C.) è esemplificata dalle urne in pietra e terracotta provenienti dai numerosi sepolcri del periodo. Per l’età romana si segnalano l’eccezionale ritratto di Augusto nelle vesti sacerdotali di pontefice massimo, il mosaico con scene di caccia dalla villa di Montevenere e il mosaico con raffigurazione di Dioniso proveniente da Via della Violella.
Infine, tra i corredi funebri di età longobarda, costituiti principalmente da armi e oggetti di ornamento personale, spicca una spilla in argento dorato con pomoli a testa umana e decori zoomorfi e geometrici.
Nel percorso di visita sarà anche possibile ammirare la mostra la mostra di opere plastiche di Giuseppe Venturini “Chimera. La Scoperta. Il Mito”, che sarà visitabile fino al 31 agosto 2024, allestita in collaborazione con il Gruppo Archeologico Città di Chiusi.

Museo nazionale etrusco e necropoli di Chiusi