Direzione regionale Musei nazionali Toscana

#GEP2024 Apertura straordinaria, conferenza del prof. Enrico Benelli “Le prime scoperte archeologiche a Chiusi: la tomba dei Marcni Crapilu” e visita guidata “Scambi e circolazione di idee e saperi nei reperti del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi”


https://museitoscana.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2022/08/Chiusi (SI) Museo nazionale Etrusco. Sfinge funeraria in pietra fetida. Metà VI sec. a.C..jpg

Date di apertura

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Sabato 28 settembre, alle 17:30 conferenza conferenza del prof. Enrico Benelli, Università di Roma Tre, "Le prime scoperte archeologiche a Chiusi: la tomba dei Marcni Crapilu", ingresso libero; apertura straordinaria serale dalle ore 20 alle ore 23, ingresso a 1 euro. Domenica 29 apertura straordinaria dalle 14.00 alle 19.50 con biglietto ordinario.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 28 settembre il Museo nazionale etrusco di Chiusi sarà straordinariamente aperto dalle 20 alle 23, al prezzo simbolico di 1 euro; sempre sabato, alle ore 17.30, nella sala mostre del museo è prevista la conferenza del prof. Enrico Benelli, Università di Roma Tre, “Le prime scoperte archeologiche a Chiusi: la tomba dei Marcni Crapilu”, organizzata in collaborazione con il Gruppo Archeologico Città di Chiusi. La partecipazione è gratuita. La conferenza affronta il tema delle notizie di scoperte archeologiche chiusine anteriori al XIX secolo che sono molto rare; qualche scarno dato lo abbiamo solo per il secolo precedente, soprattutto grazie all’attività dei primi collezionisti. In realtà, già dal 1610 è nota la presenza a Chiusi di oggetti provenienti certamente da tombe etrusche. Proprio nei primi decenni del XVII secolo avvenne la scoperta di quello che doveva essere uno dei più imponenti complessi funerari della Chiusi ellenistica, appartenente alla famiglia Marcni Crapilu, antenati del Marcius Grabillo ora balzato agli onori della cronaca come dedicante del bronzo del cosiddetto “rachitico” rinvenuto a San Casciano. I materiali più importanti di questo complesso formarono il primo nucleo della collezione Paolozzi, che si rivela come la più antica di Chiusi; alcuni di questi sono oggi conservati al Museo Archeologico Nazionale di Chiusi. Ricerche di archivio hanno permesso di ricostruire almeno una parte del complesso, nonché, con buona approssimazione, la località del rinvenimento.

Domenica 29 il museo sarà straordinariamente aperto anche il pomeriggio dalle 14.00 alle 20.00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura), anche in concomitanza con altre iniziative promosse dal Comune della Città di Chiusi che interesseranno la città: la Festa dell’Uva e del Vino e l’arrivo del Trenonatura. Alle ore 15.00 è prevista una visita guidata tematica alle collezioni “Scambi e circolazione di idee e saperi nei reperti del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi”. Attraverso una selezioni degli oggetti più significativi in esposizione, si esplorerà il tema dei rapporti tra le civiltà che si sono avvicendate a Chiusi dall’età antica al periodo medievale coerentemente con il tema delle GEP 2024, “Patrimonio in cammino”, che invita a prendere in considerazione il patrimonio culturale di ambito locale collocandolo in una dimensione più ampia, e a cercare in esso le tracce delle relazioni fra le genti che si sono mosse per terra e per mare, incontrandosi e condividendo conoscenze, pratiche culturali e artistiche, ma anche attività commerciali, credenze religiose, abilità artigianali e agricole, innovazioni tecniche.


Museo nazionale etrusco e necropoli di Chiusi