Direzione regionale Musei nazionali Toscana

Il Sovrano Militare Ordine di Malta celebra il Beato Angelicocon un’emissione postale realizzata in collaborazione con il Museo di San Marco


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Da lunedì 17 novembre 2025

Le Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta, hanno emesso ieri quattro francobolli appartenenti alla serie “MAESTRI DELLA PITTURA”, dedicati al Beato Angelico.

L’emissione postale è stata realizzata in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e il Museo di San Marco e rappresenta uno dei capolavori assoluti dell’arte del Beato Angelico, l’Armadio degli Argenti. È inoltre previsto un annullo postale dedicato, che accompagnerà l’uscita della serie.

L’iniziativa si inserisce tra gli eventi che accompagnano la grande mostra monografica “Beato Angelico”, in corso fino al 25 gennaio 2026 nelle due sedi del Museo di San Marco e di Palazzo Strozzi. Un tributo significativo che rende omaggio a uno dei più straordinari interpreti della pittura del Quattrocento.

L’emissione è composta da 4 francobolli, in blocco se-tenant, del valore di € 1,30 ciascuno, raccolti in fogli da 8 esemplari, e riproduce altrettante scene tratte dai pannelli dell’Armadio degli Argenti, recentemente restaurato e nuovamente valorizzato nella sua luminosità cromatica e ricchezza narrativa.

I soggetti scelti illustrano i momenti delle storie della Passione di Cristo dalla Salita al Calvario al Compianto sul Cristo morto, mettendo in risalto le qualità narrative e spaziali dell’Angelico, l’eleganza delle figure e dei colori, e l’ambientazione in un paesaggio continuo che unisce le quattro scene.

Le tavole dell’Armadio degli Argenti, realizzate su commissione medicea come ante del mobile che custodiva le offerte destinate all’affresco miracoloso della Vergine Annunciata nella basilica della SS. Annunziata, appartengono all’ultima fase dell’attività del Beato Angelico. Databili tra il 1449 – anno del suo rientro a Firenze da Roma – e il 1452, quando ritornò definitivamente nella città papale dove morì nel 1455, riflettono la piena maturità dell’arte del frate domenicano, che in quegli anni ricoprì la carica di priore del convento di San Domenico a Fiesole.

La critica concorda nell’attribuire al maestro la quasi totalità delle scene. Solo il pannello raffigurante tre scene della vita adulta di Cristo (Battesimo di Gesù, Nozze di Cana e Trasfigurazione), fu realizzato da Alesso Baldovinetti tra il 1452 e l’8 gennaio 1453, probabilmente per completare l’opera dopo la partenza di Fra Giovanni.

Originariamente riunite a formare un’unica grande tavola verticale che chiudeva “a cateratta” l’armadio delle reliquie, le tavole vennero successivamente modificate e, nel 1782, sezionate in otto pannelli, oggi conservati al Museo di San Marco dopo i passaggi nel convento della SS. Annunziata e nella Galleria dell’Accademia. A ricostruire per primo l’originaria configurazione a saracinesca è stato lo storico dell’arte Andrea De Marchi, grazie a un’approfondita analisi documentaria.

Le eleganti cornici dorate suddividono l’opera in trentasei riquadri, che illustrano trentacinque episodi della vita di Cristo accompagnati da doppi cartigli: in alto la citazione neotestamentaria, in basso il riferimento veterotestamentario.

Il complesso si apre con un riquadro che illustra una una doppia ruota concentrica che evoca la visione di Ezechiele e la sua interpretazione da parte di papa Gregorio Magno (entrambi raffigurati) e che, come osserva lo storico dell’arte Gerardo De Simone, richiama i trattati medievali di mnemotecnica.

Seguono nove scene dell’Infanzia di Cristo, venti riquadri con le Storie della Passione, e tre scene finali: il Giudizio Finale (su due scomparti), l’Incoronazione della Vergine (o “Riposo eterno dell’anima”) su fondo oro, e la Menorah sormontata dalla croce, introdotta dalla figura allegorica della Carità con lo scudo Lex Amoris.

Il recente intervento di restauro ha restituito la piena leggibilità cromatica e stilistica dei pannelli, riportando alla luce i colori originali del Beato Angelico e valorizzando i panneggi fluenti di gusto classico, gli interni rinascimentali ispirati all’architettura fiorentina, gli intensi azzurri dei cieli, e i paesaggi di inflessione fiamminga.

Con questa emissione postale, il Sovrano Ordine di Malta rinnova la propria attenzione verso il patrimonio artistico e spirituale italiano, celebrando un tesoro unico nel suo genere e accompagnando il pubblico nella riscoperta dell’universo figurativo del Beato Angelico, protagonista della grande mostra fiorentina in corso.

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Museo di San Marco