Direzione regionale musei della Toscana

Arezzo – Museo archeologico nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”

Orari di Apertura e Biglietti
Apertura :

da lunedì a sabato  e prima domenica del mese
ore 9.00 - 19.30, ultimo ingresso ore 18.30 ​ 
domenica e festivi infrasettimanali ore 9 - 14, ultimo ingresso ore 13.

Apertura straordinaria 25 aprile ore 9.00 - 19.30, ultimo ingresso ore 18.30 ​ 
L’Anfiteatro romano osserva gli stessi giorni di apertura del museo ma è visitabile sino al tramonto.

Biglietti :

I biglietti sono acquistabili alla biglietteria del museo e online all'indirizzo discoverarezzo.ticka.it dove sono anche consultabili le condizioni di vendita. Per informazioni: +39 05751696266

Per gruppi di più di 20 persone prenotazione obbligatoria all'indirizzo:  info@arezzointour.it. La prenotazione dovrà  essere saldata  con almeno tre giorni lavorativi d’anticipo rispetto alla data prevista per la visita (escludendo dal conteggio sia il giorno di visita che quello di prenotazione).  Non si accettano prenotazioni per il giorno stesso. La biglietteria del museo non effettua prenotazioni per singoli o per gruppi.

La prima domenica del mese è previsto l'ingresso gratuito senza prenotazione anticipata. 
Al botteghino fisico non si applica prevendita e/o prenotazioni su biglietti gratuiti mentre on line e/o tramite portale rivenditore viene applicata una tariffa di over commission di € 3 per ogni biglietto.

Intero: € 6  +  €  3 diritto di prevendita online
Ridotto: € 2  +  €  3 diritto di prevendita online
Gratuito +  €  3 diritto di prevendita online

Biglietto unico circuito museale aretino: Basilica di San Francesco, Museo di Casa Vasari e Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate

Intero € 17,00 + € 3,00 diritto di prevendita online
Ridotto € 8,00 + € 3,00 diritto di prevendita online
Gratuito +  €  3 diritto di prevendita online

Acquista online

 

Il Museo intitolato a Gaio Cilnio Mecenate nasce nel 1936 e ha sede nel monastero medievale di Monte Oliveto di Arezzo, edificio pregevole dal singolare andamento curvilineo che sorge sui resti dell’anfiteatro romano (prima metà del II secolo d.C.), il più grande edificio pubblico di Arezzo antica di cui è visibile l’intero circuito al piano terra e nel piano seminterrato del Museo e nell’area archeologica esterna. Originato dall’eclettico museo pubblico di “Storia naturale e Antichità “ fondato nel 1823 dalla Fraternita dei Laici, il Museo Archeologico si è accresciuto nel tempo, sia con l’acquisizione di varie raccolte private sia con gli apporti degli scavi condotti in città e nel territorio.

Divenuto statale nel 1973, il museo è articolato in 26 sale distribuite su due piani. Il piano terreno, ordinato topograficamente, espone reperti che ripercorrono la storia di Arezzo dalla sua fondazione in età etrusca fino all’età tardo antica. Al piano superiore si trovano la sezione preistorica e quelle tematiche (ceramiche, bronzi e preziosi) e le collezioni appartenute a cittadini aretini illustri: Bacci, Gamurrini, Ceccatelli. Tra i reperti più significativi della sezione etrusca si distinguono i gioielli della necropoli di Poggio del Sole, un’imponente decorazione frontonale policroma con scene di combattimento da Piazza San Jacopo (480 a.C.), una serie di teste-ritratto e busti votivi da via della Società Operaia (II-I a.C.), nonché i reperti del grandioso santuario di Castelsecco (lastre decorative, un altare in pietra e statuette votive di bambini in fasce) e un ciottolo iscritto per la divinazione. Dalle necropoli del territorio provengono l’anfora attica da Casalta con Pelope e Ippodamia, della scuola del pittore di Meidias (420 – 410 a.C.) e il torso di Marciano, scultura funeraria di età etrusca arcaica.

La sezione romana comprende mosaici, bronzetti, sculture, iscrizioni, monumenti funerari, ritratti e corredi tombali, tra cui quello prezioso di fanciulla rinvenuto in località “Puglia”.
Il museo conserva inoltre la più ricca collezione al mondo di vasi di terra sigillata aretina, anticamente denominati Arretina vasa, che, prodotti ad Arezzo tra la metà del I secolo a.C. e la metà del I d.C., resero la città famosa nell’antichità. Al piano primo, nella sala dei preziosi si ammira il ritratto maschile in crisografia – oro su vetro – (seconda metà del III d.C.), che costituisce uno dei rari e più raffinati esempi di questa tecnica, mentre nella sala della collezione Bacci è esposto il magnifico cratere attico con Amazzonomachia, capolavoro del ceramografo Euphronios (510 – 500 a.C.).​

Visita il museo anche in realtà aumentata con ArcheoArezzo App un’applicazione gratuita, in italiano e in inglese con mappe,  immagini, contenuti testuali e audio che completano e arrichiscono l’esperienza di visita al museo. Grandi e piccoli potranno scoprire gli straordinari racconti di Eroi, uomini e dei del passato attraverso una selezione di 20 reperti archeologici del Museo e ascoltare i racconti di Ercole, della Sfinge, della Dea Madre, delle Amazzoni, di Pelope e di molti altri protagonisti dell’antichità. ArcheoArezzo app, utilizzabile anche da remoto, può diventare un efficace supporto didattico per la conoscenza dell’Arezzo etrusca e romana da parte delle scuole di primo e secondo grado.

Scarica la APP per un viaggio digitale nel museo con approfondimenti sui capolavori da App Store iOS e da  Play Store Android

Con GAIO alla scoperta del Museo: scopri le tappe del percorso ITA / ENG dedicato ai  bambini e ragazzi. Laboratori didattici in convenzione con la Sezione Didattica della Fraternita dei Laici.

Schede didattiche: Italiano  Inglese  Francese Spagnolo

Il gattino GAIO presenta la nuova mappa per bambini e ragazzi in lingua cinese

Scarica la cartina e le versioni della “Guida Abile” Dalla scuola al museo per l’inclusione.

Le guide con testi chiari ad alta leggibilità si rivolgono direttamente ai ragazzi diversamente abili, ai familiari e agli accompagnatori che possono consultarle per pianificare la visita al Museo scoprendo le caratteristiche strutturali,  gli ostacoli fisici e tutti gli ausili disponibili. La “Guida Abile 2”, si rivolge direttamente a visitatori con disturbi dello spettro autistico utilizzando la comunicazione alternativa e aumentativa. Alle due guide modulate su differenti livelli percettivi si aggiunge una mappa semplificata. Tutti i materiali sono disponibili anche in lingua inglese. In tutto il percorso museale segnaletica, pannelli e didascalie hanno specifici strumenti descrittivi.

Cartina Italiano/ Inglese
Guida accompagnatori Italiano/ Inglese
Guida visitatori Italiano  / Inglese


La Chimera è tornata “virtualmente” ad Arezzo in una nuova sezione del museo interamente dedicata alla sua storia e al suo mito.

Compresa nel biglietto d’ingresso al museo la mostra “Il fiume e la città. Arezzo e il Castro nell’antichità“.

Accesso al Museo e all’anfiteatro per le persone con disabilità motoria.
Richiesta di assistenza con prenotazione al numero +39 0575 20882.
Il Museo è dotato di apposito montascale, di ascensore e di un bagno per persone con disabilità al piano terreno.
L’accesso all’area archeologica dell’anfiteatro è garantito dal lato di Via Crispi, su richiesta.

Non è consentito l’ingresso agli animali domestici né al museo né all’area archeologica dell’anfiteatro.

È consentito fare foto senza flash e cavalletto, da utilizzare per scopi personali e senza scopo di lucro. Le fotografie per usi professionali e per pubblicazioni su carta e in siti web devono essere richieste a drm-tos@cultura.gov.it.  Nel Museo è vietato l’uso delle aste telescopiche (selfie-stick).